ISTANBUL - LIVE @ BRONX, 6 Ottobre 2012
Istanbul. Non appena ci metti piede gli stimoli che investono tutti i tuoi sensi sono così tanti che già ti sei dimenticato di tutto il resto, e dopo pochi passi ti sembra di aver sentito “bentornato!” in almeno dieci lingue diverse. Il Bronx club è praticamente impossibile da trovare: di giorno la via è sbarrata da una serie di bancarelle e negozi che si accatastano fino al suo ingresso, di notte mai ti verrebbe in mente di trovare un locale del genere in una viuzza così defilata, l'unica possibilità è che ti ci ritrovi per caso inseguendo una scimmietta che ti ha rubato il berretto... come in un film di Indiana Jones. La cena prima del concerto invece ha luogo in un locale che da fuori non sembra niente di che ma dopo poche scale rivela una terrazza incredibile con tanto di vista sul Bosforo e gru in manovra sopra le nostre teste: in questa città c'è vita a tutte le ore del giorno e non mi riferisco solo alle strade che pullulano di gente e al divertimento nei locali, ma anche appunto ai cantieri aperti fino all'alba. Sembra un gioco di parole ma “Paradise” qui ha fatto miracoli: c'è un sacco di pubblico che ci conosce e canta alcuni dei nostri testi...è un piacere e una soddisfazione immensa fermarsi a parlare dopo il concerto, firmare dischi, posare nelle foto e brindare con tutti prima di rituffarsi nelle strade che nel frattempo si sono ancor più popolate. Così, mentre vaghi indeciso su dove acchiapparti l'immancabile e meritato kebab notturno, ti imbatti in ogni tipo di umanità: dai tamarri che sfrecciano in suv con la musica a tutto volume, ai freak che fanno busking indisturbati, agli ubriachi che si prendono a pugni e poi si abbracciano, ai piccoli venditori ambulanti che combattono con il sonno, ai turisti...tutti ci tengono compagnia fino all'alba che arriva di lì a poco, quando abbiamo giusto il tempo di raccogliere le nostre cose in albergo e svenire sui taxi in direzione aereoporto.
Milano-Istanbul, Istanbul-Milano: tutto in ventiquattrore.
Cristiano Novello